Mi resi conto che non esiste una reale e oggettiva separazione
tra suono e silenzio, ma soltanto tra l'intenzione di ascoltare e quella di non farlo.

-John Cage

domenica 27 gennaio 2019

LA MUSICA E L'INEFFABILE


Questo articolo è tratto da   "LA MUSICA E L'INEFFABILE" 
di Vladimir Jankélévitch una bellissima descrizione della musica, entra subito nel cuore e fa emozionare e allo stesso tempo riflettere ...si ha come la vediamo noi la musica,  ma anche all'aspetto del tempo di come lo si percepisce, una luce importante per l'uomo  ma soprattutto alla stessa Musica arte del tempo che ci accompagna sempre, da quando nasciamo fino a quando lasciamo questo mondo.


......La musica è uno charme: fatta di niente, a niente dovuta, forse persino niente essa stessa - quantomeno per chi si aspetta di trovare qualcosa o di palpare una cosa - come una bolla di sapone iridescente, che brilla tremula qualche istante al sole, scoppia appena la si tocca: non esiste  che nell'assai incerta e fuggevole esaltazione di un minuto propizio.
Inconsistente, quasi inesistente musica! Luogo dei pensieri struggenti e crepuscolari! Attraente ambiguità! Squisito e allusivo miraggio di un istante! Al pari di tutto ciò che è precario, delizioso, irreversibile - una folata di passato respirata fuggevolmente in un profumo, un ricordo della nostra giovinezza trascorsa - la musica fa dell'uomo un essere assurdo e appasionato. 

L'uomo difatti è appassionatamente, infinitamente attaccato a ciò che dura soltanto un secondo o accade una sola volta, 

quasi che il solo fervore del suo diletto possa trattenere e rendere perenne la divina inconsistenza...... 


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