Storici
e studiosi sono ancora divisi sull’attribuire una data e un luogo
alla nascita del genere musical. Per alcuni il primo musical fu "Ballad Opera the Beggar's", opera scritta da John Gay, un
nuovo tipo di spettacolo musicale diverso dalle classiche opere
liriche, che alternava prosa e canzoni usando brani di tradizione
popolare già famosi con nuovi arrangiamenti e nuove liriche scritte in funzione
della trama e dei personaggi.
Per
altri, invece, il primo spettacolo che diede origine al musical fu
l’americano "The Black Crook" del 1866, un fantasy ispirato alla
leggenda di Faust scritto da Charles M. Barras con canzoni originali
di Thomas Baker e Theodore Kenick (più altri brani già famosi
all’epoca di altri autori), che per la prima volta univa
recitazione, canto e danza differenziandosi dalle solite operette di
stampo europeo anche per l’impatto ritmato e spettacolare che aveva
sul pubblico, ammaliato dai molti effetti e trovate sceniche, dalle
coreografie ammiccanti di stile sempre meno classico.
Le
prime grandi musical comedy ebbero terreno fertile a New York,
divenuto il centro teatrale dell’America, il porto dove approdarono
per primi gli immigrati ebrei, italiani, svedesi, portando con loro
diversi stili, diverse culture e musiche che mescolandosi tra loro e
poi con quelle degli afro-americani con i loro gospel e spiritual,
daranno origine alla “nuova musica”: il ragtime e il jazz, e con
queste a nuovi tipi di danze sempre più energiche e indiavolate.
Musiche e danze che saranno subito adottate dal musical.
...suonare e comporre un musical è totalmente diverso dalla formula
canzone diciamo "normale", perché l'armonia e la melodia
sono incollate alla storia di ciascun personaggio e alla storia
stessa del musical. Molto spesso le tonalità utilizzate sono non convenzionali, con più cambi di nello stesso
brano, si sfrutta molto di più le caratteristiche dei singoli
strumenti per avvicinarsi al messaggio del brano e alla sua
connotazione emotiva.
La mia esperienza nei musical è stata
bellissima, mi ha insegnato tantissimo in ambito teorico e tecnico ma
soprattutto di ascolto, un ascolto nuovo più intrinseco
nell'esecuzione del brano e dei singoli strumenti. Generalmente la
band sta nascosta e si è circondati da un mixer cuffie due tipi di
spartiti e tanto altro ci si parla da microfoni, anche se non sei al
centro del palco ti senti parte integrante e a volte fruitore di
questo bellissimo spettacolo che è il musical.
Ecco
la mia lista dei musical teatrali più belli di sempre
1)
JESUS CHRIST SUPERSTAR
Nella
mia classifica dei 10 musical più belli, il primo
posto spetta
ad un’opera, definita, a tutti gli effetti, rock. Jesus
Christ Superstar racconta
in musica l’ultima settimana di vita di Cristo dal punto di vista
(anomalo), per alcuni blasfemo, di Giuda.
2)
THE ROCKY HORROR SHOW
Film
musicale del 1975
diretto
da Jim
Sharman,
è tratto dallo spettacolo teatrale ‘The Rocky Horror Show’ del
1973 di Richard O’Brien, definito il musical
dello scandalo e
della libertà sessuale – il protagonista è uno scienziato
transessuale interpretato da uno straordinario Tim Curry – divenne
famoso anche come ‘cult di mezzanotte’, proprio per gli argomenti
gotici ed eroticamente liberatori di cui trattava.
3) CATS
Cats
è uno dei più
grandi successi teatrali di
tutti i tempi, per longevità, spettatori ed incassi. Composto nel
1981 da Andrew Lloyd Weber, è ispirato alle poesie sui gatti che
Thomas Stearn Eliot aveva dedicato ai nipotini. L’opera deve il suo
successo anche alla struggente ‘Memory’,
scritta da Trevor Nunn, ispiratosi alla poesia di Eliot Rapsodia su
una notte di vento, è diventato un classico tra i brani tratti dai
musical teatrali.
4)
GREASE
Uno
dei musical più famosi in assoluto, è diventato un cult grazie alla
versione cinematografica realizzata nel 1978
e
diretta da Randal
Kreiser,
con protagonisti John
travolta e Olivia Newton John.
Debuttò in scena nel 1971 a Chicago, il film ne consolidò la fama
riprendendone numeri musicali, battute e scherzi.
5)
LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI
Il
musical, composto nel 1982
da
Alan
Menken e
basato sull’omonimo film del 1960, debuttò a Broadway solo molti
anni dopo, nel 2003, mentre ne venne fatta una trasposizione
cinematografica nel
1986 per la regia di Frank
Oz.
Un successo planetario che valse al film due candidature agli Oscar:
miglior canzone originale con ‘Mean Green Mother from Outer Space’
e miglior effetti speciali. La storia, ambientata a New York,
racconta le vicende di Seymour Krelborn, un giovane e timido fioraio
alle prese con una misteriosa piantina ghiotta di sangue, che
prenderà a crescere a dismisura.
6)
HAIR
Emblema
musicale della rivoluzione hippie, Hair è un musical rock che
rappresenta il risultato più felice della controcultura americana
degli anni ’60. Dopo il debutto a Broadway nel 1968,
l’opera di James
Rado e Jerome Ragni conobbe
una fortunatissima riduzione cinematografica firmata da Milos Forman,
che confermò il successo del musical, non solo come opposizione
pacifista alla guerra del Vietnam, ma come straordinario mix di
musica e danza.
7)
SINGING IN THE RAIN
Con
il grandissimo Gene Kelly. Probabilmente il più bel musical della
storia del cinema. Grandi numeri musicali, le incredibili gambe di
Cyd Charisse, l'abilità acrobatica di Gene Kelly e la comicità di
Donald O'Connor.
8)
CABARET
Interpretato
dalla bravissima Liza Minelli. Nella Berlino del 1931, Sally Bowles
canta in un cabaret e arrotonda il suo stipendio intrattenendo
facoltosi signori; è innamorata di Brian che però non può darle la
sicurezza che lei, vivendo alla giornata, desidera. Vincitore di 8
premi Oscar.
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